Il PIERCING: etimologia e premessa
Il piercing oggi sembra una tendenza tipica degli adolescenti … statisticamente su 10 piercing circa 9 vengono effettuati dai teenagers!!! Ma chi di voi non ha un piercing al lobo?
Il piercing, dall’inglese “to pierce” cioè “perforare”, designa sia la pratica esecutoria che il gioiello che viene introdotto nel corpo ed ha origini antichissime…..
Sembra che risalga ad un rito atzeco durante il quale gli sciamani si trafiggevano la lingua per prelevare il sangue da sacrificare agli dei ed immergersi in uno stato di coscienza alterata per entrare in contatto con la divinità.
Presso alcune culture, il piercing assume ancora oggi l’accezione di pratica rituale e nasce per sottolineare l’appartenenza ad un gruppo ristretto e limitato di una popolazione.
Esiste anche una pratica di piercing temporaneo, il cosiddetto “play piercing” o “needle play”, inteso come modifica e decorazione temporanea del corpo ma non permanente.
Questa pratica legata al piercing riproduce la sensazione della penetrazione dell’ago nella pelle, per i più disparati motivi, quali ad esempio iniziazione tribale, pratiche connesse alla religione o giochi erotici legati al BDSM (Bondge, Dominazione e Sottomissione e Sadismo).
PIERCING: Come e Dove.
Diversi anni fa ed ancor oggi in qualche gioielleria il piercing veniva e viene effettuato con una pistola a molla.
Nei negozi di tattoo specializzati per effettuare i piercing oggi si utilizza esclusivamente un “ago cannula” sterile attraverso il quale viene fatto entrare i gioiello.
Quest’ultimo è molto più preciso della vecchia ”pistola” e per questo usato dai professionisti del settore che sono obbligati ad attenersi ed osservare le norme igienico sanitarie vigenti.
I gioielli per i piercing devono essere realizzati in acciaio sterile o in titanio; quest’ultimo è qualitativamente migliore perchè tollerato meglio anche nel caso in cui vi siano presunte allergie al nickel.
I giorni seguenti all’applicazione del piercing, occorre seguire scrupolosamente le istruzioni fornite dal piercer su come mantenere pulita la zona forata, per prevenire eventuali infezioni.
Durante il periodo di cicatrizzazione del piercing, è necessario che le operazioni di pulizia si ripetano per almeno due volte al giorno, per il primo mese.
Si raccomanda inoltre prima di “manipolare” la zona dove è applicato il piercing, prestare attenzione a lavare accuratamente le mani con un detergente antisettico.
La parte interessata dal piercing va pulita con un cotton fioc imbevuto di soluzione salina avendone cura di far penetrare la stessa soluzione anche nella perforazione.
Le parti del corpo nelle quali sono più comunemente praticati i piercing sono:
- Lobi dell’orecchio e relativa cartilagine;
- Sopracciglio;
- Naso: narice e setto nasale;
- Labbra e lingua;
- Schiena
- Capezzolo;
- Ombelico;
- Organi genitali: glande, prepuzio e scroto nell’uomo; piccole e grandi labbra e Monte di Venere nella donna.
PIERCING:Curiosità
Spesso accade che coloro che portano il piercing alla lingua, sentendo la percezione di un corpo intruso nella bocca modifichino inconsciamente il proprio modo di parlare, tanto che quando si levano il piercing sembra loro che gli manchi qualcosa e non riescono quasi a parlare normalmente!!!!
Capita inoltre che molti giocano con la pallina di chiusura del piercing usandolo come antistress e molto spesso la ingoiano, se il piercing viene effettuato nella bocca, o la perdono se effettuate in altre parti del corpo; per questo motivo vengono continuamente sostituite…
Una tendenza molto invasiva di voga in questo periodo è il cosiddetto “piercing al corsetto”, ovvero la realizzazione del piercing su entrambi i lati della colonna vertebrale.
Una volta che questi piercing guariscono, possono essere allacciati e tirati con nastri che hanno un forte sex appeal e componente erotica per chi li sa portare.
Altra tendenza ad effetto spettacolare e significato rituale è il posizionamento di ganci in appositi piercing per la sospensione del corpo. Utilizzata anche da chi pratica la meditazione questa tecnica legata al piercing comporta molta concentrazione affinchè sia meno dolorosa di quanto possa apparire.
Talvolta al posto dei ganci si utilizzano apposite pinzette metalliche che si agganciano direttamente alla pelle.
L’evoluzione del PIERCING: il Microdermal
Non voglio dimenticare di annoverare un altro tipo di piercing: il microdermal.
Il microdermal piercing è un nuovo tipo di piercing sottopelle praticato dal piercer con un apposito strumento, chiamato “dermal punch”.
Di solito si presenta come un brillantino swarovsky color naturale o colorato che viene applicato sul viso, sue braccia e sul decollete.
A tutti gli effetti è un piercing, ma a differenza di quello per così dire “classico” la struttura è visibile solo in parte.
Questa peculiarità di questo tipo di piercing è resa possibile da una struttura speciale, composta da una placca a forma di L e da un elemento a testa filettata di dimensioni variabili.
La prima viene inserita con funzione di ancoraggio nell’epidermide praticando un micro taglio e allargando leggermente i bordi, mentre la seconda spunta dalla cute e di solito monta un gioiello, sfere o punte di metallo o plastica e altri tipi di decori.
Diversamente dal piercing tradizionale, il microdermal è un impianto semipermanente che per toglierlo occorre rivolgersi ad un professionista che praticherà nella pelle una piccola incisione.
Il microdermal piercing proprio per la sua strutturaè più delicato e bisogna stare più attenti rispetto ai piercing tradizionali perché è più facile che il brillantino o la parte metallica esterna si perda o rimanga addirittura “impigliata”.
PIERCING: Tendenze
Una nuova tendenza che si sta divulgando è il piercing sugli occhi, che come tutte le altre tipologie di piercing può essere rimosso in qualsiasi momento.
La differenza tra i piercing classici i cui costi sono modici e che questa tendenza è solo per vip, perché il costo si aggira dai 3000 ai 4500€ a seconda del gioiello inserito.
Inoltre questo piercing viene eseguito da un chirurgo ed in effetti si chiama piercing chirurgico dei bulbi oculari e la guarigione è molto più veloce infatti richiede solo 3 giorni anziché un mese!!!
Il tutto è opera del chirurgo americano Emil Chynn, che si è specializzato nell’inserire piccoli gioielli di platino nella sclera di dimensioni pari a 3 millimetri di larghezza.
Il gioiello essendo anallergico non presenta effetti collaterali.
L’intervento è indolore e richiede solo 5 minuti e consiste nell’incisione della membrana dell’occhio dove poi viene posizionato il gioiello.
Anche questo tipo di piercing non arreca disagi agli occhi quando lo si porta.
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